sabato 13 febbraio 2010

Videotime (Mediaset) verso lo sciopero del 20 febbraio

SOSTENIAMO LO STATO D’AGITAZIONE


La RSU Slai Cobas di Milano indice la ripresa dello stato d’agitazione a seguito della impossibilità di un confronto sereno con l’Azienda relativo alla prevista esternalizzazione del settore Trucco, Acconciature e Sartoria.

L’atteggiamento dell’Azienda è palesemente rivolto alla pura perdita di tempo in attesa della scadenza prevista di fine mese. I sindacati confederali mantengono un atteggiamento attendista privi di una reale strategia in difesa delle lavoratrici minacciate di esternalizzazione.

La CUB Informazione è determinata ad intraprendere tutte le azioni possibili per contrastare il piano di ristrutturazione aziendale, in difesa del posto di lavoro di tutti i dipendenti Mediaset, del loro futuro, della loro professionalità.

La CUB Informazione sostiene lo stato d’agitazione in preparazione di una giornata di sciopero per il 20 Febbraio che veda tutti i dipendenti Videotime di nuovo uniti, solidali e decisi come hanno già dimostrato di saper fare.



CUB Informazione Videotime Roma

Videotime: stato agitazione verso lo sciopero il 20 febbraio

OGGETTO: Dichiarazione stato agitazione

La RSU SLAI Cobas della società Videotime S.p.A., in seguito allo svolgimento degli incontri del 22 e 29 gennaio 2010, non ha avuto la possibilità di un confronto finalizzato ad una discussione in merito alla valutazione degli aspetti legati alla decisione intrapresa dalla società Vidoetime S.p.A., ovvero quella di “esternalizzare” i reparti trucco, acconciature e sartoria, in un contesto di cessione di ramo d’azienda alla società Pragma S.r.l..

Inoltre comunichiamo nella fattispecie le seguenti ragioni:

ESTERNALIZZAZIONE REPARTI E STUDI
Intendiamo fermamente salvaguardare le lavoratrici colpite dal procedimento di esternalizzazione in corso, così come tutti gli altri lavoratori Videotime che con il recente smantellamento dello studio 14 a Milano e gli accordi con il settore giornalistico, vedono una reale minaccia verso il proprio posto di lavoro così come la propria specifica occupazione e professionalità.
Chiediamo di rivedere la politica intrapresa dal gruppo relativa alle produzioni di format e programmi che in molti dei casi vengono affidati a società e/o personale esterno.
Intendiamo discutere del trattamento dei lavoratori delle società di service esterne cosi come le stesse società, in merito al loro inquadramento del regime ENPALS, se è vero come ci risulta, in alcuni casi, il non inserimento di detti lavoratori nel contratto CCNL - FRT nazionale.

INDISCREZIONI DELLA STAMPA
In base alla lettura di un articolo del quotidiano “la Repubblica” (articolo apparso su Affari e Finanza del 18 gennaio 2009; “Costi alti, share in calo - Mediaset deve dimagrire – Toccherà anche a Publitalia” e mai smentito ufficialmente), si evince che vi sono in corso movimenti da parte di Mediaset S.p.A. atti a sanare i costi ritenuti in eccesso e quantificabili, secondo le stime degli analisti, in un 15% della totalità dei costi sostenuti dall’azienda.
Di conseguenza questi movimenti interni, sempre secondo le stime degli analisti, indicherebbe in un immediato futuro tagli dei costi operativi stimati tra i 200 e i 250 milioni di euro.
E quindi, come recita l’articolo di cui sopra “non è purtroppo difficile ipotizzare che tra gli oltre 6mila dipendenti Mediaset ci sia un buon 10% di potenziali esuberi, rispetto ai quali i 56 del trucco e sartoria sono meno di una decima parte.”
E in questa ipotetica ma realistica situazione verrebbe coinvolta anche Publitalia e riteniamo anche la società RTI.
Tali indiscrezioni, non essendo appunto smentite ufficialmente da Mediaset, creano forte preoccupazione all'interno di tutta la parte tecnica e produttiva di Videotime.

I possibili costi che l’azienda vuole eliminare, utilizzando società esterne, si riflettono su una grande parte delle risorse interne, le quali vengono messe da parte e diventano vulnerabili a futuri processi di esternalizzazione.

Di conseguenza, non avendo avuto modo di raggiungere un confronto con l’azienda, la RSU SLAI Cobas, confermando la propria contrarietà all’operazione oggetto della decisione intrapresa da Videotime S.p.A., si ripropone di convincere l’azienda a recedere dal progetto di cessione di ramo prefissato e si rende disponibile ad esaminare soluzioni interne alternative atte allo scopo di fornire il miglior utilizzo dei reparti a un possibile piano industriale.

Al fine di mantenere ferme le nostre richieste, la RSU SLAI Cobas Videotime indicono lo stato d’agitazione a partire da oggi con l’applicazione delle relative modalità che verranno comunicate successivamente alla presente lettera. Tale stato di agitazione vedrà il suo culmine nella giornata del 20 febbraio che verrà proclamata giornata di Sciopero Nazionale dei dipendenti Videotime nel caso l’azienda non retrocedesse nei propositi di esternalizzazione. Giornata di sciopero alla quale seguiranno altre ed appropriate iniziative tese al perseguimento del nostro fine.

Invitiamo tutti i lavoratori e le lavoratrici, i delegati sindacali di tutto il gruppo Mediaset a non abbassare la guardia. Sosteniamo le nostre colleghe del Trucco, Acconciature e Sartoria. Proteggiamo il nostro futuro. Salvaguardiamo la nostra professionalità.

Milano, 03 febbraio 2010



RSU Videotime Milano
membri eletti nella lista SLAI Cobas