martedì 22 giugno 2010

CUB Informazione: si riuscirà a fare congresso democratico e far decidere gli iscritti? O si va avanti con i colpi di mano?

Il comitato direttivo CUB Informazione sulla base delle decisioni precedenti e in considerazione della straordinaria situazione determinatasi con il tentativo in atto con riunioni (autoproclamatesi congresso) organizzate da una sola parte impedendo agli di fatto il confronto sulle diverse opinioni e proposte si decide in via eccezionale che gli iscritti che dimostreranno di esserlo) potranno partecipare direttamente alla riunione congressuale del 25 giugno che si terrà nella dello Spazio Tadini in via Jommelli 24 a Milano a partire dalle ore 17,00 e sabato 26 dalle 9,30 in poi in poi a seguito della manifestazione e dello sciopero che coinvolgerà lavoratori e delegati. Il direttivo eletto ed in carica è quello al congresso di Sirmione e perciò sono invalide e inefficaci le nomine di altri componenti nel direttivo nazionale e ad altri livelli con il che non sarà accettabile alcuna sostituzione dei gruppi dirigenti senza un confronto democratico nel quale gli iscritti decidano il futuro delle scelte per la organizzazione e i gruppi dirigenti. Ribadiamo le tesi sostenute fin da prima del congresso di Sirmione che è quella di partecipare attivamente al superamento del settarismo e della frammentazione del sindacalismo di base e delle aree che si rendono disponibili alla costruzione di un alternativa ai sindacati complici. Consideriamo perciò la nascita di USB solo un primo passo utile e invitiamo le altre categorie della CUB a decidere di partecipare al processo di confluenza organizzativa e/o in ogni caso a produrre una iniziativa che si renda disponibile a superare la logica del distinti e distanti a favore di processi condivisi e definiti per un patto federativo e un patto unitario di azione nelle lotte.
La finanziaria e l’accordo Fiat come la legge bavaglio sono sintomi della gravità della situazione e della necessità di ridare un ruolo a lavoratori e lavoratrici per la costruzione dell’alternativa e della resistenza che come dimostrano il movimento Notav o la lotta che ha portato al ritiro del progetto del contratto di primo impiego in Francia passano attraverso una aspra discussione delle divergenze ma soprattutto dalla capacità di rispondere e lottare uniti.
E’ necessario superare i colpi di mano avvenuti con sostituzioni arbitrarie mentre proponiamo un confronto e una elaborazione comune di proposte per favorire la ripresa di un cammino unitario nel sindacalismo di base e in caso di necessità anche delle proposte utili per la separazione consensuale delle varie realtà CUB ma che abbiano come base la democrazia, la verifica con gli iscritti e il superamento del contenzioso legale in caso contrario la democrazia borghese diventa una salvaguardia dei diritti. A tal proposito ribadiamo come base comune la necessità di salvaguardare per iscritti e delegati la continuità dei diritti, le proposte di azioni congiunte (vedi elezioni RSU e/o firma plurale di accordi sindacali, ecc.), la presenza nel Cnel ad uso comune per il sindacalismo di base, unificazione di servizi e sedi??, lavoro comune nei gruppi e coordinamenti aziendali, campagne comuni (vedi quella in corso sull’acqua che tutti sostengono ma al momento del referendum il coordinamento dei sindacati di base potrà giocare un ruolo importante; accordo Fiat e risposte comuni possibili, ecc.).

Approvato (22 giugno 2010): Pedrini, Bartolozzi, Giorno, Gorgatti, Iacovino, Montauto,Visentin.

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