Il sindacato CUB propone ai lavoratori e lavoratrici Schibsted (Secondamano) di Milano in assemblea di respingere la ipotesi di accordo perché non sono accettabili licenziamenti forzosi nè la cassa integrazione a zero ore senza garanzie di rotazione certa con una presenza minima ed esigibile. L’accordo garantisce alla direzione strumenti che riducono la occupazione.
Nell’accordo mancano inoltre la integrazione salariale durante la cassa integrazione né un impegno nel tempo che porti alla ricollocazione anche in altri posti di lavoro con l’intervento delle istituzioni e delle parti.
Perciò si conferma che senza queste modifiche l’accordo non può essere accettabile, la vertenza non si conclude con questa firma né con quella al ministero del 23 gennaio e continuerà in tutte le sedi l’azione di pressione e di lotta per ottenere i cambiamenti necessari senza tralasciare le contestazioni in sede legale.
zero favorevoli, 4 astenuti 30 contrari
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