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giovedì 6 maggio 2010

Milano: Congresso provinciale CUB Informazione

Caro/a iscritto/a sei invitato/a
al congresso milanese del sindacato CUB Informazione che si terrà
l’ 8 maggio dalle ore 10 alle 14 circa a Milano in viale Monza 160 (MM1 Gorla) presso la sede dei Cobas.
o.d.g.: bilancio attività e proposte, relazione sulla posizione 1 e relazione sulla posizione 2, interventi degli invitati, dibattito e votazioni documento/i e delegati al congresso nazionale del 25 giugno e organismi.
Il congresso straordinario del sindacato CUB Informazione è importante per decidere insieme come:
- andare avanti per costruire un'alternativa sindacale e trovare le iniziative per aggregare nella categoria i lavoratori insoddisfatti e contrari alle politiche sindacali Cgil, Cisl e Uil;
- portare avanti con iniziative unitarie e di lotta le richieste definite dal Patto di base su cui abbiamo scioperato e quelle decise il 10 aprile a Parigi dal rinato “tentativo” di Rete Sindacale Alternativa Europea che è stato sottoscritto da organizzazioni sindacali di Francia, Spagna, Germania, Gran Bretagna, Svezia e fra queste 6 sindacati di base Italiani (Cobas, Cub, Cib-Unicobas, Sdl Intercatgoriale, Rdb, Usi);
- costruire forme di resistenza alla crisi, alle casse integrazioni e licenziamenti e che diano prospettiva di occupazione e di difesa del reddito;
Su molti problemi i sindacati di base e la CUB hanno idee vincenti ma in questa fase sono di difficile realizzazione. E a questa difficoltà si aggiunge la frammentazione, le divisione e il settarismo che rende difficile far pesare le forze.
Coscienti che dalla situazione difficile non si esce restando paralizzati ma cercando strade nuove, come Cub Informazione, abbiamo partecipato, fin da Sirmione (congressi del cosiddetto privato della CUB) e in occasioni successive, al tentativo di far nascere un nuovo soggetto sindacale che ha smosso le acque nello stagno del sindacalismo di base. Infatti Sdl Intercategoriale sta realizzando un congresso per far nascere USB (Unione Sindacale di Base) insieme a Rdb e parti delle “U” della CUB. Al processo unitario nuovo sono disponibili e attenti anche Snater e Slai Cobas. Questo processo unitario non convince tutti tant’è che le cosiddette “organizzazioni della CUB” (una nuova firma che raccoglie l’area che resiste e non vuole partecipare alla fondazione di un nuovo soggetto) hanno deciso di tagliarci fuori dall'assemblea nazionale di ottobre 2009 ed hanno operato per costruire un congresso straordinario della CUB Informazione per riportarci volenti o nolenti a cambiare posizione. E quindi siamo di fronte ad un bivio che va gestito democraticamente ma soprattutto che non deve pregiudicare per nessun lavoratore e in nessuna azienda i diritti acquisiti. I lavoratori iscritti alla CUB Informazione hanno aderito alla nostra organizzazione perché pensavano di aver trovato il sindacato di base alternativo. La presenza in Italia di una decina di sindacati di base rende evidente che la strada è in salita e non siamo all’arrivo. Perciò nelle prossime settimane e mesi ognuno si troverà a scegliere se restare dov’è (la CUB, comunque, non sarà più la stessa senza RdB, Varese, ecc.) o partecipare a costruire il nuovo soggetto che nasce il 22 e 23 maggio a Roma (USB – Unione Sindacale di Base) o altro ancora. Ricordiamo che con il 10% di iscritti è stato chiesto un congresso straordinario ma che era già stato indetto dalla maggioranza del direttivo milanese per l’8 maggio e invitiamo tutti/e a partecipare.
Lì, 2 maggio 2010
x direttivo Milanese: Lara Visentin, Giorgio Gorgatti, Angelo Pedrini, Sonia Montauto

lunedì 5 aprile 2010

CUB Informazione di Milano 8 maggio 2010 al congresso

Caro/a iscritto/a
Il sindacato CUB Informazione va al congresso:
Il direttivo nazionale ha deciso che si tenga il 25 giugno (vedi il verbale sotto riportato) il congresso nazionale in sede da definirsi.

Mentre il congresso milanese si terrà l’ 8 maggio secondo la decisione presa a maggioranza il 20 marzo scorso.
Sappiamo che nel corso degli ultimi giorni è stata promossa una raccolta di firme tra gli/le iscritte per chiedere la convocazione di un congresso straordinario, sulla base dello statuto, secondo il quale il congresso deve essere convocato se richiesto da un numero di iscritti pari almeno al 10% del totale. Tuttavia, lo statuto prevede che comunque la convocazione del congresso spetti al direttivo, che ne fissa l'ordine del giorno e deve anche essere rispettata la disposizione dello statuto che fissa in tre mesi il periodo minimo che deve trascorrere tra data di convocazione e data di svolgimento del congresso, al fine di garantire il necessario dibattito precongressuale. Per far conoscere le diverse posizioni si devono organizzare assemblee congressuali di azienda e interfabbrica nelle quali siano presentate le varie proposte e sia consentito ai lavoratori/trici di esprimersi liberamente su di essi
Sappiamo che in occasione della raccolta di firme è stata indicata la data del 17 aprile per il congresso straordinario, ma è evidente, per i motivi statutari sopra illustrati che in quella data potrà tenersi solo una riunione di discussione preparatoria del congresso provinciale già convocato per il giorno 8 maggio 2010.
Nota bene: i membri del direttivo milanese sono invitati a rendersi disponibili ad un confronto per verificare l'elenco degli/lle iscritti/e e per concordare date delle assemblee e scadenze di tutto il percorso congressuale.
Milano, 2 aprile 2010
Seg. Generale Lara Visentin

martedì 23 marzo 2010

Congresso CUB Informazione nazionale 25 giugno 2010

Verbale comitato direttivo CUB Informazione nazionale del 19 marzo 2010.

Il congresso straordinario CUB Informazione è convocato per il 25 giugno 2010

In relazione alla richiesta di congresso straordinario nazionale e locale sostenuto da alcune realtà è bene precisare che:
- sulla base dello statuto nazionale è decisivo che il diritto degli iscritti a conoscere le varie posizioni venga rispettato così come i tempi previsti (almeno tre mesi). Consideriamo forzature irregolari e da superare le riunioni tenutesi in alcune città (autoproclamatesi congresso) che potranno rientrare in un processo di regolarizzazione secondo i principi dello statuto entro e durante la riunione di confronto aperta a tutte le realtà della categoria (anche se senza statuto, non in regola con i contributi, ecc.) che proponiamo si tenga il giorno 29 marzo 2010 presso la sede di Cassina de’ Pecchi e previo invio (la settimana precedente) alla sede di via Roma 81 Cassina de’ Pecchi (Mi) fax 02 25137196 e mail infosindacale@gmail.com dei dati degli iscritti (completi in modo da poter esercitare il diritto a fargli conoscere le diverse opinioni), aziende, eventuali attività svolte e riferimenti aziendali (RSU, ecc).
- il congresso nazionale è convocato il giorno 25 giugno 2010 in sede da definire; i congressi locali si terranno a partire dal 1° maggio e durante il mese di aprile si terranno riunioni con delegati/e attivisti/e e iscritti/e per avviare il confronto su tali temi.
Il regolamento congressuale ed eventuali documenti congressuali alternativi e/o contributi dovranno pervenire entro la riunione succitata e a cura del direttivo nazionale in collaborazione con le realtà locali verranno diffusi così come sarà possibile usare per lo sviluppo del dibattito gli strumenti web e le nuove tecnologie.
Le date delle riunioni locali e aziendali dovranno essere concordate e coordinate con il direttivo nazionale in modo da consentire la presenza delle varie opinioni presenti e ai lavoratori di scegliere.
E’ utile ricordare che lo statuto che deve essere rispettato dice:
Art. 6 - Il Congresso Il Congresso è il massimo organo deliberante e si riunisce ogni 3 anni. La convocazione straordinaria del Congresso può essere richiesta dal Comitato Direttivo a maggioranza di 2/3 nonché da 3 Associazioni regionali e/o provinciali associate. L’ordine del giorno del congresso è fissato dal Comitato Direttivo e deve essere reso noto almeno 3 mesi prima della data di convocazione.
Approvato

Congresso CUB Informazione di Milano 8 maggio 2010

Verbale comitato direttivo CUB Informazione di Milano del 20 marzo 2010.

Il comitato direttivo CUB Informazione di Milano riunito il 20 marzo 2010 in sede Viale Lombardia, 20 (presenti 7 su 10). Vengono presentati due ordini del giorno che vengono votati in alternativa.

Viene approvato con 4 voti a favore il seguente o.d.g.:

Il congresso straordinario sulla base dello statuto provinciale e nazionale viene convocato tenendo conto delle proposte del Comitato Direttivo Nazionale per il 25 giugno 2010 e consegnando agli iscritti le diverse opinioni su cui scegliere.
Pertanto il congresso della CUB Informazione di Milano si propone che venga realizzato il giorno 8 maggio in sede da definire.
E’ stata fatta una richiesta di anticipare la data del 25 giugno e invitiamo il direttivo nazionale ad esaminarla.

Riceve tre voti a favore e quindi viene respinta la richiesta di realizzare il congresso di Milano il 10 aprile 2010.

Verbale a cura di Lara Visentin

martedì 2 marzo 2010

Cub Informazione il 5 marzo a Genova per la sentenza G8 Bolzaneto

Il direttivo del sindacato CUB Informazione riunito il 2 marzo 2010 decide la partecipazione con una delegazione al presidio davanti al Tribunale di Genova il 5 marzo alle ore 11 per la sentenza Bolzaneto. La presenza alle giornate del G8 e la violenza esercitata contro i dimostranti ha reso evidente l’uso e l’abuso del potere che si è visto anche successivamente in troppe occasioni in diverse città.


5 marzo: presidio silenzioso fuori dal Tribunale di Genova, in occasione della sentenza di appello su Bolzaneto
COMUNICATO COMITATO VERITA’ E GIUSTIZIA PER GENOVA
Il prossimo 5 marzo sarà emessa la sentenza d’appello sui fatti di Bolzaneto.
La caserma di Bolzaneto durante il vertice G8 del 2001 era il luogo deputato alla consegna dei manifestanti fermati, carcere provvisorio, per la loro eventuale successiva traduzione verso le strutture carcerarie “normali”. I reati contestati a diversi elementi della Polizia Penitenziaria, Carabinieri, medici e paramedici dell’amministrazione penitenziaria, agenti e funzionari della Polizia di Stato: abuso d’ufficio, abuso d’autorità su arrestati, violenza privata, lesioni personali, percosse, ingiurie, minacce e falso ideologico. I fatti di Genova hanno sempre faticato ad uscire dal silenzio in cui l’informazione e la politica li hanno confinati. A maggior ragione faticano oggi, in un Paese che sembra sempre più sconfitto e con un’opinione pubblica sempre più distratta o indifferente. Noi pensiamo che quanto accaduto a Genova nel luglio 2001 non sia semplicemente un fatto “storico”, ma qualcosa che ci parla dell’attualità italiana. L’omicidio di Carlo Giuliani, la “macelleria messicana” della scuola Diaz, le torture di Bolzaneto sono significativi dell’arretramento del Paese in tema di civiltà e diritti. In questi nove anni l’abbiamo capito: le forze di polizia non sono interessate a rapportarsi autonomamente coi propri errori. Non credevamo però che la società avesse introiettato questa situazione come un dato di fatto immutabile, senza considerarne le conseguenze future o quelle già evidenti negli anni successivi il luglio genovese. Pensiamo anche a casi che escono dalla sfera delle lotte sociali, per integrarsi comunque con quella relativa al controllo dell’operato delle forze dell’ordine (pensiamo a Federico Aldrovandi o Riccardo Rasman) e della polizia penitenziaria (Aldo Bianzino, Marcello Lonzi, Stefano Cucchi). Forse anche questo ci dice che quanto accaduto a Genova è significativo non solo della mancanza di diritti di chi manifesta, ma di un restringimento dei diritti per tutti. Le sentenze di primo grado per i fatti della Diaz e di Bolzaneto non hanno portato ad alcun segnale, concreto, nonostante quanto indicato e raccomandato da Amnesty International: le pene inflitte non saranno mai scontate, molti degli imputati e dei condannati in questi processi sono stati nel frattempo promossi, nessuno ha subito provvedimenti disciplinari o è stato sospeso dall’incarico. Chiediamo a tutti i cittadini, a cominciare da parenti e amici di vittime delle violenze di Stato, di unirsi a noi in un presidio silenzioso fuori dal Tribunale di Genova, in occasione della sentenza di appello su Bolzaneto.
Appuntamento quindi per il giorno 5 Marzo 2010 alle ore 11,00: davanti al Tribunale di Genova via XII Ottobre
Per adesioni: info@veritagiustizia.it www.veritagiustizia.it

mercoledì 30 dicembre 2009

Cub Informazione e congresso straordinario

Il direttivo CUB Informazione riunito il 22 -12-2009 vista la situazione straordinaria nella CUB e le importanti novità e disponibilità a percorsi unitari da parte di Sdl Intercategoriale, SlaiCobas, Snater e Or.S.A. che hanno sorpreso anche i più ottimisti e che non sono state previste da gran parte del dibattito al momento della preparazione dei Congressi di Sirmione invita le altre realtà di categoria della CUB ad aprire in contemporanea nella primavera prossima una stagione di congressi straordinari (coinvolgendo lavoratori/trici e iscritti/e e verificando le ipotesi in campo. I delegati ai congressi non dovrebbero essere in automatico quelli di Sirmione) e proponiamo di riprendere il cammino unitario o in alternativa la cessazione consensuale della esperienza della CUB con accordi tra le parti e cercando soluzioni che garantiscano continuità e il massimo dei diritti per lavoratori, lavoratrici e delegati/e a chi resta e chi va … verso l’unità con altri (con la sigla CUB Informazione se verrà confermata la attuale maggioranza e la linea di Sirmione). La CUB l’abbiamo costruita tutti insieme: non è una idea collettiva pensare che sia di proprietà di una parte. Per gli/le iscritti/e di aziende senza diritti cambiare sigla non cambia molto… ma per chi facendo sindacato si è imposto con accordi e pratiche sindacali è importante evitare di ripartire da zero. E ciò diventerà inevitabile per qualcuno se si andrà alla spaccatura della CUB.
La possibilità di unità organizzativa con chi ci sta e di un nuovo Patto unitario sulle lotte e campagne comuni è a portata di mano e quindi andrebbe superata la scelta di autosufficienza e di settarismo con proposte adeguate. Il direttivo affida a Angelo Pedrini la stesura della bozza di un testo congressuale e del regolamento (sulla base dei testi approvati a Sirmione e successivamente) che dovrà essere discusso nel prossimo direttivo del giorno 15 gennaio 2010 che si terrà in forma allargata alle città con iscritti e a chiunque degli organismi della CUB chieda di partecipare come osservatore con all’ordine del giorno anche la scelta del congresso straordinario. Proponiamo che il 30 gennaio si tenga una prima giornata di confronto aperto e di eventuale avvio del congresso straordinario. Un congresso straordinario tenendo conto del periodo natalizio e di un rapporto democratico non si può fare in pochi giorni perciò la proposta del 30 gennaio come data per il congresso straordinario è antistatutaria e non percorribile. Invitiamo le realtà locali a coordinare con il segretario gli attivi degli iscritti. Quindi ribadiamo l’invito ad essere presenti nella sede di Cassina de’ Pecchi (Mi) in via Roma 81 (raggiungibile con la MM2) il giorno 15 dalle ore 14 in poi (per chi è impossibilitato ad essere presente attiveremo il collegamento via Skype). Il comitato direttivo decide il congresso straordinario da tenersi secondo lo statuto tempo minimo tre mesi (vedi art. 6 statuto). Il prossimo direttivo varerà i tempi, il regolamento dei congressi provinciali e del congresso nazionale anche tenendo conto di eventuali contributi che perverranno. (Visti i tempi stretti la verifica delle iscrizioni è prorogata a fine gennaio 2010). E’ aperta fin da oggi la possibilità di eventuali mozioni alternative. Chi intendesse farlo tra gli iscritti potrà partecipare ed essere rappresentato nella commissione di gestione del congresso. E’ da escludersi che Tiboni e Montagnoli possano fare i garanti di alcunché visto che, tra l’altro, sono parte in causa nella esclusione della CUB Informazione dalla assemblea del 9 e 10 ottobre (quella che doveva essere il “congresso”) ma sarà gradito un gruppo di osservatori esterni delle diverse parti presenti nella CUB.
Approvato il 22 dicembre 2009

sabato 5 dicembre 2009

Secondamano e l’Ambrogino d’oro

Secondamano e l’Ambrogino d’oro.
La rivista, le lavoratrici e i lavoratori l’hanno ampiamente meritato un po’ meno i gruppi dirigenti delle multinazionali che l’hanno portata verso la crisi e la cassa integrazione.

La notizia dell’ Ambrogino d’oro (attestato di civica benemerenza alle società) a 32 anni dalla nascita del giornale Secondamano è una buona notizia.
Lo è meno lo stato in cui versa l’azienda. Malgrado ciò i proprietari di Porta Portese, Bric a Brac e Affari hanno deciso di investire nell’acquisto di Secondamano che i norvegesi di Schibsted avevano messo in vendita con l’obiettivo di rilanciare la testata.
Le multinazionali Trader e poi Schibsted hanno puntato prima all’allargamento delle testate, poi alla riduzione delle testate e hanno impedito alla utenza tradizionale di consegnare le inserzioni gratuite puntando ad accettare solo quelle a pagamento. Il lancio e gli investimenti per l’on line e internet non hanno prodotto grandi introiti a fronte di cospicui investimenti. In questo modo hanno provocato la crisi da cui sarà duro uscire. Infatti ad oggi è aperta, sulla base di un accordo sindacale, la cassa integrazione per circa 70 persone.
A Torino la filiale è stata ridotta ai minimi termini ed è in corso un piccolo tentativo di rilancio nel mese di dicembre 2009 con sconto sul prezzo di copertina, propaganda e buoni sconto.
A Milano oltre 30 lavoratrici e lavoratori sono in cassa integrazione straordinaria con parziale rotazione.
L’occasione dell’Ambrogino d’oro potrebbe portare ad un momento di riflessione e di attenzione che chiediamo agli enti e alle istituzioni milanesi affinchè si attivino per possibili scelte concrete che diano prospettiva e lavoro a tutte e tutti.
Vogliamo ricordare che l’occupazione femminile è all’80% in Secondamano ed è perciò ancora più grave la perdita di reddito e di posti di lavoro che già ci vede ultimi in Europa. Lavoratrici e lavoratori e sindacati hanno proposto un’ipotesi di rilancio della testata non solo sulle attività tradizionali ma anche verso i migranti che hanno necessità di informazioni particolari e di trovare quel che gli serve al prezzo d’occasione. Il 2010 sarà un anno di crisi in cui la funzione di Secondamano potrà dare il suo contributo a chi ne ha bisogno.
Lavoratrici e lavoratori hanno necessità di un adeguamento del valore della Cigs e indennità di mobilità che copre circa il 50% dello stipendio con cui si fa fatica a campare.
Lì, 5 dicembre 2009
RSU Secondamano, Slc-Cgil e CUB Informazione
Info: Angelo Pedrini CUB 347 5400864 Giancarlo Toppi Slc-Cgil 3332569094

martedì 8 settembre 2009

Sindacati di Base confronto Giovedì 10/09/2009

Ai lavoratori/trici, delegati/ e attivisti/e dei sindacati di base e non solo

Serata di confronto a livello regionale Giovedì 10 settembre dalle ore 20,30 presso la sede del Comitato Inquilini a Sesto San Giovanni in via Carlo Marx 495 in fianco alla farmacia comunale (BUS linea 53 che parte da MM1 Sesto Marelli o da MM2 Lambrate fermata davanti alla farmacia).

17 ottobre manifestazione antirazzista a Roma e 23 ottobre sciopero generale: due scadenze da preparare in modo congiunto e unitario per tentare di costruire un argine e risposte alternative di fronte alla crisi e agli accordi separati.
Le assemblee di maggio 2008 e febbraio 2009 dei/lle delegati/e dei sindacati di base come lo sciopero del 17 ottobre 2008 sono i punti alti da cui partire per rilanciare un percorso che salvaguardando il patrimonio esistente porti ad un ruolo e dia una prospettiva di incidere realmente.
Il processo in corso ha suscitato un dibattito nelle varie organizzazioni con aperture e disponibilità da una parte e con resistenze e riproposizioni dell’esistente dall’altra.
Il dibattito interno alla CUB intrecciato con la ripresa del dibattito sulla unità dei sindacati di base consegna ai gruppi dirigenti e ai collettivi nei luoghi di lavoro e ai/lle lavoratori/trici la possibilità di dare una svolta all’andazzo decennale di crescita di nuove sigle e di travasi da una sigla all’altra che non possono bastare a far cambiare le cose.
Tra i sindacati di base è aperta una discussione per un Patto di Base, un Patto Federativo, la semplice unità d’azione e un processo costituente per un nuovo soggetto sindacale che vogliamo cominciare a discutere pubblicamente.
Ma ci sono ostacoli all’unità, si va verso una seconda assemblea parziale della CUB e si rischia che ipotesi di autosufficienza portino alla separazione o al divorzio (di fatto una scissione) proprio mentre nella crisi la necessità di costruire una massa critica dovrebbe portare tutti a trovare le forme più alte di unità anche organizzative tenendo conto che le due assemblee dei delegati dei sindacati di base sulla piattaforma rivendicativa hanno trovato una convergenza e che a questo si tratta di dare continuità con campagne ed iniziative congiunte.
Su questo vogliamo avviare un confronto aperto a tutti/e per contribuire a chiarire come andare avanti ma aperto anche a chi è contrario e vuole venire a dire la sua.
L’apertura di un percorso che porti le attuali organizzazioni a rimettere e rimettersi in gioco anche con sperimentazioni e aggregazioni può essere favorito da un confronto pubblico.
Perciò si parte nella discussione sulle cose da fare insieme (e le prime sono il 17 e il 23 ottobre) e facendo il punto su alcuni problemi interni ai sindacati di base ma questo invito è rivolto a chi è già direttamente coinvolto ma anche a chi sta meditando e pensa sia utile la costruzione di un alternativa.
Da questo primo incontro vorremmo scaturisse la possibilità di una continuità nel confronto.
31 agosto 2009
info e contatti per adesioni: angelo.pedrini@tiscali.it
Angelo Pedrini 347 5400864 e Tonino Vetrano 338 9862276 (CUB Milanoest)

lunedì 8 giugno 2009

Schibsted ha messo in vendita Secondamano

Lettera aperta agli acquirenti e alla città.

Siamo Lavoratrici (80% della manodopera), lavoratori e sindacati Slc-Cgil e CUB Informazione presenti in azienda e ci rivolgiamo ai potenziali acquirenti, alle istituzioni e alla città per dire la nostra sul possibile futuro di Secondamano.
La società vale non solo per il marchio o per le professionalità che esprime. E’ nostra convinzione, e su questo Vi chiediamo di riflettere, che la testata e il servizio (gratuito) che ha sempre offerto alla cittadinanza rappresentino un valore sociale altissimo.
Gli inserzionisti privati sono sempre stati la colonna portante del nostro giornale; quella che ci ha permesso di resistere alla concorrenza e di suscitare interesse negli imprenditori che hanno nel tempo trovato in noi un veicolo per le loro attività di compravendita.
Milano non dovrebbe perdere una testata storica.
E proprio per questo chiediamo ai nuovi compratori e alle istituzioni che la acquisizione avvenga con un piano di rilancio/riorganizzazione, per il settore cartaceo, delle funzioni principali: il recupero delle inserzioni gratuite, la raccolta diffusa sul territorio (reintegrando le edicole, ampliando gli sportelli ecc.); la verifica della fattibilità di spazi ad hoc per i migranti potrebbe essere un’ulteriore fonte di sviluppo sia economico che della funzione sociale che storicamente ci contraddistingue.
Naturalmente il sito internet: www.secondamano.it , l’online va mantenuto e sviluppato per l’importanza sempre maggiore che assumerà nei confronti della testata cartacea tradizionale.
Un commento sul ruolo delle multinazionali: Trader.com ha ampliato a dismisura il numero delle testate, anche senza pubblico, depotenziando e impoverendo le testate trainanti; tutto ciò è stato fonte forse di finanziamenti e di “aumento tossico del valore della società e del gruppo” in previsione di una sua vendita (oltre che di bonus esagerati per il management).
L’acquisizione da parte di Schibsted delle testate europee e sudamericane, per le quali secondo il nostro parere è stato pagato un prezzo “esagerato”, è avvenuta senza comprendere le loro specificità.
E’ il caso del nostro paese: scelte sbagliate e avventate hanno prodotto difficoltà ed errori colossali che sono alla base della grave situazione economica in cui ci troviamo.
Lo svuotamento quasi totale delle potenzialità e specificità del prodotto cartaceo (che rappresenta ancora i 2/3 del fatturato totale), la chiusura e la vendita delle testate locali (Bologna, Parma, Piacenza, Ravenna, Ferrara e Lugano) e di Più Case, un piano di investimenti unicamente rivolto allo sviluppo dell’on line, i costi sostenuti per l’introduzione di applicativi e tecnologie varie che si sono rivelate inadeguate ed evitabilissime, una politica di bonus al management anche quando i bilanci dicevano quel che dicevano si sono intrecciati con gli effetti della crisi internazionale.
Questo ha portato alla situazione odierna, rendendo difficile la vendita della società.

Quello che chiediamo agli interessati all’ acquisizione di Secondamano, è di pensare a valorizzare l’idea originaria di queste testate siano esse cartacee od on line.
E’ attorno a questa esigenza sociale che il “cliente “delle inserzioni gratuite e/o a pagamento può essere interessato a pubblicare ancora per molto tempo

Milano, primavera 2009
Rappresentanze Sindacali Unitarie
(Daniela De Antonellis, Roberto Campolunghi e Sonia Montauto)
Sindacati Slc-Cgil e CUB Informazione
(Giancarlo Toppi e Angelo Pedrini)

mercoledì 6 agosto 2008

Fallimento New Reversal Service: il TFR dal fondo garanzia Inps

Recupereranno dopo due anni il loro TFR tramite il Fondo Garanzia dell’Inps i 26 lavoratori della New Reversal Service chiusa a fine 2006.

Lo storico laboratorio fotografico a cui la moda e gli stilisti si rivolgevano in via Osoppo a Milano non c’è più; dall’autunno del 2006 sono partite le prime lettere di licenziamento e le difficoltà per i lavoratori continuano.

Infatti alcuni hanno trovato un nuovo posto di lavoro, spesso più precario e mal pagato altri sono ancora senza lavoro.

Durante l’anno 2007 le rate del TFR non vennero pagate e con diverse ingiunzioni di pagamento presentate dall’avvocato Maurizio Borali si giunge al 28 febbraio 2008 con la decisione del fallimento.

Il Giudice Galioto nella seconda udienza del 2 luglio 2008 chiude il passivo fallimentare e finalmente nei prossimi giorni si potrà mettere insieme la documentazione da presentare all’Inps che entro sessanta giorni dal deposito pagherà le spettanze ai lavoratori.

I tempi per ottenere i diritti come il TFR e le mensilità arretrate sono lunghi e complicati… come dimostra anche questa esperienza e ciò nonostante sia stata gestita collettivamente e cercando di tallonare la proprietà che continuava a prendere tempo con tutti i pretesti.

L’ufficio vertenze e fallimenti del sindacato CUB ricorda a tutti l’importanza del Fondo di Garanzia istituito dal 1982 (e previsto dal 1980 da una direttiva CEE) presso l’Inps e finanziato dagli imprenditori con lo 0,20% della retribuzione imponibile e che assicura tutto il TFR spettante e al massimo tre mensilità non pagate.

E’ importante non dimenticare che il TFR presso l’Inps o il datore di lavoro continua a rendere più dei fondi pensionistici di origine contrattual-sindacale e che da questi fondi “privati” è più difficile in caso di fallimento ottenere la restituzione delle spettanze.

Le aziende del gruppo hanno dato lavoro nel momento di maggiore occupazione a circa 80 lavoratori: New Reversal Service, Reversal Nord (chiusa nel 1999), Reve Due (chiusa nel 2003), Fomoplast (chiusa nel 2005). Di tutto questo restava dopo le ferie 2006 la sede di via Osoppo con 25 dipendenti.

Non è solo colpa del mercato che forse è calato del 50% se la occupazione è stata azzerata. La società, gli azionisti nei decenni hanno incamerato fior fiore di profitti e negli ultimi anni hanno denunciato perdite.

Ai lavoratori è toccato il licenziamento e ora si devono rivolgere al Fondo di Garanzia presso l’Inps.

18 lavoratori in cigs alla I.G. Pubblicità Milano

Industrie Grafiche Pubblicità Milano di Baranzate (Mi): 18 lavoratori in cassa integrazione straordinaria.

Calendari e agende di qualità e in piccoli lotti: un’altra ditta storica in difficoltà (nasce nel 1921 e dal 1970 c’è una nuova gestione).

Ancora una volta le banche sono in parte responsabili delle difficoltà economiche perché la loro unificazione ha comportato la riduzione degli scoperti bancari mettendo in ginocchio la società e bloccando ogni liquidità.

Ad oggi i lavoratori non hanno ricevuto lo stipendio di giugno e luglio e non è prevedibile che arriverà quello di agosto.

La società è in liquidazione dal 23 luglio e si è realizzato un accordo sindacale per la cassa integrazione straordinaria e la mobilità che lunedì 4 agosto verrà ratificato con l’esame congiunto presso gli uffici regionali.

L’azienda ha un posto di rilievo nel settore del calendario pubblicitario, libro illustrato e catalogo pubblicitario. Non siamo di fronte a macchinari obsoleti anzi è perfettamente funzionante il parco macchine in grado insieme alla competenza e professionalità dei lavoratori e lavoratrici di produrre una buona qualità.

Le tipologie di articoli confezionati sono: calendari di ogni tipo con diverse legature, cataloghi, pieghevoli, riviste periodiche, poster e manifesti da muro, blocchi annotazioni, agende, ecc..

E questi sono alcuni dei clienti più importanti degli ultimi anni: Monte Paschi di Siena, Credem, Vittoria assicurazioni, Axa Assicurazioni, Aurora Assicurazioni, Loyd Adriatico, Beta Utensili, Allegrini, Vanguard, Consorzio Euroage, Akzo Nobel Coatings Spa, Amplifon, Corporate Express, Saunier Duval, M.C. Elettrici, Gruppo Trony e Sinergy, Mitutoyo Italiana.

La crisi occupazionale potrebbe essere superata riprendendo la produzione al rientro dalle ferie proveremo tutte le strade per evitare il precipitare della crisi.

E’ stato chiesto dal sindacato CUB Informazione un incontro con la Provincia di Milano e l’assessore Bruno Casati per verificare possibilità di acquirenti che rilancino l’attività e per le politiche attive del lavoro.